Ora che sai metterti le scarpe da sola (storte), tocca a te
Qualche settimana fa ero in coda al bagno di un ristorante qui a Londra. Davanti a me una signora affascinante, una di quelle che mi piacerebbe essere a 50 anni, a parte il capello lungo fino a metà schiena che non perdonerei neanche a Beyoncé 50enne. Dal bagno esce una quasi ventenne per niente affascinante e le dice, col tono apocalittico di Guccini in Noi non ci saremo: <Oddio mamma, avevo portato in borsa un rotolo di carta igienica apposta! E indovina? Mi sono pulita con la carta igienica che era nel bagno!>. E sticazzi? Avrei risposto io 50enne. La mamma invece è rimasta zitta guardandomi con lo sguardo "giuro, non so perché mi sia uscita così, io ce l'ho messa tutta". Che è un po' lo sguardo di mia madre quando parla di un libro e mi fa: l'hai letto no? O lo ha letto tua sorella? E io le rispondo sempre: mia sorella.
Insomma prima di diventare mamma notavo le coppie scoppiate: Come fa quel figo a stare con quella cessa? E viceversa. Ora noto i figli scoppiati, ovvero che non c'entrano un cazzo coi loro genitori. Come mia figlia, che vuole mettersi sempre il pigiama, nonostante sua zia le abbia comprato un guardaroba che io a 37 anni posso solo sognare.
Cosa c'entri tu, bambina sempre in pigiama, con me che non metto il pigiama neanche per andare a dormire? Cosa c'entri tu che ti sei già guadagnata il soprannome "la terrorista" con me che da piccola ero così buona che mi dicevano che ero nata vecchia? Cosa c'entri con me che sorrido a tutti, tu che ti rifiuti di baciare i grandi? Cosa c'entri tu che mangi le costolette di agnello fino all'osso, con me che lascio sempre tutta la carne vicino? Cosa c'entri tu che sei prepotente con gli altri bambini, con me che se lo fossi stata un po' di più nella vita, male non sarebbe stato? Cosa c'entri tu che ti arrampichi dappertutto urlando "monkeyyyyy" con me che ero soprannominata "prudentina"?
Niente, forse non c'entri niente. Perché, come scriveva Kahlil Gibran "I vostri figli non sono figli vostri... Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee. Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni".
E così mentre cerco in mia figlia somiglianze e appartenenza, trovo differenze e indipendenza. Ancora di più ora che Mia ha iniziato a mettersi le scarpe da sola (storte), a scegliersi i vestiti da sola (i pigiami), a fare pipì da sola nel vasino (solo una volta al giorno, noi siamo per l'approccio graduale). Ora che non mi lascia più fare tutto, ora che inizia a tenersi delle cose per sé. "Stay mummy, stay" mi dice se provo a intervenire. "Ah mà, e mollami" tradotto. Ora che dice "My turn", "Tocca a me" e fa le cose a modo suo. Ora che ha la possibilità (e il diritto) anche di sbagliare.
Quindi, ex palletta di lardo che sei diventata una bimba muscolosa con la schiena liscissima, mi sa proprio che la nostra simbiosi è finita. L'ho maledetta, l'ho amata, non la dimenticherò mai. E ora tocca a te, sorprendimi, fammi anche un po' vergognare come la mamma del bagno se ce n'è bisogno. Fino ad ora quello che sei diventata mi piace un sacco._TIW
Now that you can put your shoes on (on the wrong foot), it's your turn
A few weeks ago I was queuing for the toilet in a restaurant here in London. In front of me stood a charming lady, one that I'd like to look like when I'm 50 years old, apart from having hair down to the middle of her back, something I would not even forgive a 50 year old Beyoncé for. A twentyish year old girl comes out of the toilet and announces, with the apocalyptic tone of Thom Yorke in Idioteque: "Oh mom, I put a roll of toilet paper in my bag! And guess what? I used the toilet paper that was in there!". "Who gives a shit" my 50 years old self would have answered. Her mother however, remained silent and gave me a stuttering "I swear I do not know why she came out with that, I've tried my best with her!" look. It was a bit like the gaze my mother gives me when she talks about a book and says: you read it right? Or did your sister read it? And I always answer: my sister.
Before becoming a mother I used to notice unlikely couples: How can that hottie be with that troff? Now I notice unlikely children. Children that have nothing in common with their parents. Like my daughter, who always wants to put on her pyjamas whenever we go out, despite her auntie having bought her a wardrobe the likes of which I have not managed to put together in 37 years. What do you, little girl always in pyjamas, have in common with me that has never worn pyjamas, not even to sleep in? You that have already earned the nickname "the terrorist" while as a child I was so good that people used to say that I was born old? What do you share with me if I smile at everyone, while you refuse to kiss the adults? You that devour lamb chops till the bone, where as I am always told "you have left more meat on that bone that you have eaten!"? You that bully other children, while if I had been a bit 'more overbearing in life, it would've not be bad? What do you share with me if you hang off bars on the underground while screaming "monkeyyyyy", when my nickname was "prudence"?
Nothing, or we might share very little. Because as Kahlil Gibran wrote: "Your children are not your children... And though they are with you yet they belong not to you. You may give them your love but not your thoughts. You may house their bodies but not their souls, for their souls dwell in the house of tomorrow, which you cannot visit, not even in your dreams".
So while I look for similarities and belonging in my daughter, I find differences and independence. Even more now that Mia puts her own shoes on (on the wrong feet - on purpose), chooses clothes (pyjamas) by herself, wees in the potty by herself (only once a day, we are for the "gradual" approach). Now that she won't let me do everything, now that she begins to keep things to herself. "Stay mummy, stay" she tells me if I try to intervene. Now that she says "My turn" and does things in her own way. Now that she has the chance (and the right) to make mistakes.
So, my once fat little ball now muscly little girl with the smoothest back, here we go. I think our symbiosis is over. I hated it, I loved it, I will never forget it. Now it's your turn, surprise me, make me feel a bit ashamed like that mother at the toilet did if you need to. For now I love all that you have become._TIW