Un giorno d'estate a Londra. Ho detto UNO
“Questa giornata inizia un po’uggiosa, con una pioggerellina leggera qua e là, ma col passare delle ore tutto diventa più asciutto e luminoso, il vento si alzerà presto, con ‘incantesimi’ di sole che si aprono verso sud”. Non è Shakespeare, è più o meno il meteo della BBC di oggi. Perché il meteorologo in Inghilterra è come l’arbitro di calcio in Italia: ha sempre torto. Conscio del fatto che se dirà che piove, uscirà il sole (e viceversa soprattutto), per pararsi il culo si è trasformato in un opinionista possibilista, un fantasista della previsione vaga. Ma sul 15 aprile non ha avuto dubbi: sarà il giorno più caldo dell’anno, a Londra la temperatura sarà più alta che a Roma ed Atene. E così è stato, 26 apocalittici gradi: ma se Roma non è mai preparata alla neve, e neanche al nevischio, Londra non lo è mai al caldo. Per questo è successo che:
- un uomo si è presentato alla polizia denunciando il clima per il crimine di surriscaldamento
- per trovare refrigerio la gente si è lanciata, al solito, nei famosi pond del parco di Hampstead Heath come se fossero le piscine dell’Acqua Fan di Riccione, e invece sono stagni di acqua vischiosa che se non sei Indiana Jones o se non hai Atreiu de La Storia Infinita che viene a salvarti, finisce male
- sono state messe a nudo gambe sfregiate da cerette last minute, piedi ancora cotti dalle galosce antipioggia ma con unghie perfettamente laccate e braccia che avrebbero bisogno almeno di un paio di giri di scrub
- i tunnel della metropolitana sono diventati uno dei nove bollenti gironi infernali, quello dei lucidoni, sudati fin nei bulbi capillari
- gli italiani, noti diffidenti climatici, sono usciti mettendo in borsa giacca, cardigan e sciarpa
- gli inglesi, noti ottimisti climatici, sono usciti di casa in shorts, canotta ed infradito e mettendo in borsa tutt’al più qualche fetta di anguria.
Il giorno seguente il sole era ancora lì. Agli inglesi poco è importato, visto che per loro ormai era comunque ufficialmente iniziata la stagione dell’anguria. Gli italiani, invece, si sono finalmente convinti a lasciare a casa giacca, cardigan e sciarpa. Fuori, ovviamente, c’erano solo 14 gradi. Del resto se il giorno più caldo dell’anno è stato il 15 aprile non è che poteva essercene un altro, quel brav’uomo del meteorologo lo aveva detto._TIW
One day of summer in London. I've said ONE
“Starting rather cloudy with a little rain in places, becoming drier and brighter but also windier through the day with sunny spells spreading southwards”. It might sound almost poetic but it’s just the BBC’s weather forecast for today. Because the meteorologist in England is like the football referee in Italy; always wrong. Conscious of the fact that if he says it will rain, the sun will come out (especially the other way round), to save his ass he became a sort of fortune-teller rather than a scientist, an artist of vague prediction. But about April the 15th he had no doubt, “it will be the hottest day of the year, in London the temperature will be higher than in Rome and Athens”. And so it was, 26 apocalyptic degrees; because if Rome is never prepared for snow, or sleet even, London is never prepared for high temperatures. That’s why it happened that:
- a man presented himself to the police, denouncing the weather for the crime of overheating.
- to cool down people threw themselves, as usual, in the famous ponds of Hampstead Heath, as if they were regular pools while they are in fact ponds, full of sticky water that if you're not Indiana Jones or you don’t have Atreyu from Never Ending Story ready to come and rescue you, it can end tragically.
- people bared legs tortured by last minute waxing, feet still “cooked” by wellies and winter boots but with perfectly polished nails, and arms that would need at least a couple of rounds of scrubbing
- the tube tunnels have become on of the 9 Dante Alighieri’s infernal circles. The one populated by the sweaters. Covered head to tow in sweat seeping through their clothes.
- Italians, well known as weather-suspicious, went out with jackets, cardigans and scarves in their bags
- the British, well known as weather-enthusiastic, have left the house in shorts, tank tops and flip flops with a couple of slices of watermelon in their bags.
The next day the sun was still there. It didn’t bother the British since for them Summer has officially started the day before, no matter what. The Italians, on the other hand, were finally convinced to leave jackets, cardigans and scarves at home. But of course, it was only 14 degrees. Moreover, the good ol’ weatherman had told us the 15th of April was the hottest day of the year, nothing was said about the 16th. _TIW