(Per noi che abbiamo quasi 40 anni e per 30 ci siamo sognati Bob di Twin Peaks)

Nel 2017 un 13enne che si vuole vedere Forrest Gump se lo deve vedere coi genitori perché c’è il bollino “Parental Guidance under 13” per “dei contenuti relativi alla droga, della sensualità e perché una donna muore di AIDS”. E ovviamente se lo deve guardare senza mangiare caramelle perché lo zucchero è veleno, né mangiare patatine perché è così che si inizia ad essere obesi.

Nel 1991, quando avevo 12 anni, mia madre mi ha messo davanti a Twin Peaks.
Come se fosse Un posto al sole qualunque. Twin Peaks, quello che inizia con il cadavere viola di una 16enne nuda e impacchettata nel cellophane probabilmente uccisa dal diavolo (con cui faceva sesso), e che finisce con la consapevolezza che a 16 anni si può già essere la star assoluta (nonché cocainomane) di una sorta di bordello infernale.

Erano altri tempi, 25 anni fa, la parental guidance manco esisteva, i bambini potevano guardare Twin Peaks, mentre mangiavano caramelle Rossana spacca-denti e Fonzies senza che nessun adulto anti-zucchero e anti-junk-food o iscritto alla lega “proteggiamo la magia dell’infanzia” gli rompesse i coglioni.

Comunque, il 9 gennaio del 1991 ero a casa dei miei genitori (giustamente), proprio come lo scorso 21 maggio, l’attesissimo giorno della prima puntata del ritorno di Twin Peaks. Solo che stavolta c’erano anche le mie figlie.
Ora, chi mi conosce sa che sono decenni che rompo il cazzo con Twin Peaks. Che faccio il conto alla rovescia per il suo ritorno, che nel mentre ho organizzato cineforum in tutte le città in cui ho vissuto (compresa una rassegna casalinga abbastanza fallimentare a Cagliari), e che telefono ad amici e parenti ogni qual volta sono sola a casa e mi terrorizza l’idea che quell’inzivato di Bob spunti coi suoi capelli inzivati da dietro a un divano.

Ebbene il 21 maggio NON l’ho visto ‘sto ritorno di Twin Peaks, l’ho aspettato per quasi trent’anni ma dopo aver scoperto che andava in onda alle 3 di mattina ho pensato che col cazzo resto sveglia fino alle 3. Che se in due serie non si è capito chi ha ucciso Laura Palmer, che aspetto un altro giorno senza saperlo non morirà nessuno (altro).

Perché in 25 anni, 11 mesi e 11 giorni qualcosa allora è cambiato, a parte i miei capelli crespi che sono ancora crespi nonostante la ricerca dei laboratoires Garnier Paris.

- Perché ho due figlie e la regola di chi ha due figli è: se dormono tutti e due, dormi anche tu. Non sai quando potrebbe ricapitare.

- Perché – figli o non figli - non ho più il fisico, mi abbiocco alle 23e30 se va bene. Quest’anno ho provato a esorcizzare gli imminenti 40, sono andata da un kinesiologo che per depurarmi mi ha tolto lo zucchero per tre mesi e nel primo mese ho messo 4 chili quindi ho ricominciato con lo zucchero; ho comprato per la prima volta le creme antirughe ma la sera vado a dormire senza struccarmi e la mattina mi sveglio come una 17enne con gli occhi a panda; sono finalmente passata al sale rosa dell’Himalaya, ma due giorni dopo mi hanno dato una dieta in cui dovrò togliere tutto il sale; ho una panza che mia figlia mi ha detto: dai mamma dimmelo che hai un altro baby nella pancia, sai che le sorprese non le gradisco.

- Perché MA QUANTI ANNI HA Laura Palmer? No, perché i nostri miti degli anni Novanta già ce le siamo giocati e non potrei sopportare di giocarmi anche Laura, dopo aver assistito alla trasformazione di Banderas da scopatore-sequestratore in Légami, in mangia focacce e tarallucci nella casa del Mulino Bianco dove parla con le galline. Dopo aver perso Patrick Swayze e con lui la speranza che ci ha dato Baby di Dirty Dancing che potevamo avere Patrick/Johnny anche se eravamo degli stura-cessi bassi col nasone e i capelli a fungo di Hiroshima. E dopo aver visto da Carlo Conti la bionda sexy di Top Gun che sognavo di essere e che intanto è diventata la nonna di mia nonna (Fortuna che c’è Giulia Poggi di Un Posto al Sole, che non invecchia mai).

- Perché Laura Palmer ha 50 anni, ma anche io ne ho quasi 40. E il fatto di aver dovuto aspettare il ritorno di Twin Peaks per rendermene conto mi fa quasi più paura di Bob.

- Perché no, in realtà fa ancora più paura Bob e non so se posso permettermi altri 30 anni a pensare che viva dietro al mio divano senza lavarsi i capelli. E perché appena ho risentito la musichetta mi sono cacata sotto, più di 26 anni fa. E voglio mamma.

O almeno metteteci la parental guidance under 40 a Twin Peaks, per cortesia. Che non abbiamo più il fisico per vederlo._TIW