Il cenone di Natale spiegato a un inglese. Avellino edition
Mio padre ci ha sempre messo tempo ad entrare in confidenza coi miei fidanzati, o comunque ad andare oltre il:
Papà: Ciao.
Fidanzati: Salve Ermanno, come sta?
Papà: Poteva andar peggio.
Di solito quando è pronto ad intavolare una conversazione, loro non sono più i miei fidanzati e hanno già avuto figli con altre donne. Con l'Anglo-Arabo, gli ho chiesto di fare uno sforzo.
- E quindi voi che mangiate al cenone del 24 dicembre? Mica ce le avete le vongole voi?
Gli ha chiesto la prima volta che lo ha conosciuto, con la spocchia gastronomica che gli viene fuori quando parla di frutti di mare, verdure, frutta e caciocavallo podolico. Era quasi Natale, di qualche anno fa, e papà era certo di aver scelto un argomento di conversazione pressoché inesauribile.
- Ah no, ma noi non facciamo niente per la Vigilia, facciamo solo il pranzo di Natale. Col tacchino.
- Ah ecco. Beh dai, poteva andar peggio.
E tra di loro è più o meno finita lì, da allora.
Pochi giorni dopo, al primo cenone della Vigilia della sua vita, l'Anglo-Arabo ha potuto apprezzare le buone intenzioni di mio padre, scoprendo che quella conversazione morta all'istante sarebbe effettivamente potuta durare ore. E invece tacchino. E basta.
Perché puoi provare a spiegare il cenone della Vigilia di Natale a un inglese, ma l'unico modo per cui possa capire è portarlo al cenone. Da zia Maria.
- La premessa, ogni anno, è che "quest'anno niente sprechi, facciamo poche cose". 30 portate.
- Di cui 7 sono baccalà. All'insalata, al limone e prezzemolo, con olive e acciughe, al forno con mollica di pane, capperi e peperoni, mantecato, indorato e fritto, fritto in pastella. Soprattutto fritto.
- Perché il fritto è un po' il fil rouge della Vigilia. Che parte col DIGIUNO a pranzo, che vuol dire che si mangiano solo le pizzelle fritte di zia Giovanna che da casa sua, mentre frigge quelle con alici, quelle vegetariane alla mozzarella e quelle vegane vuote, organizza al telefono anche le consegne di casa in casa.
- I Natali in cui si è deciso che "no, la frittura di calamari, gamberi e triglie è una roba cafona e poi si raffredda troppo in fretta, quindi meglio l'insalata di mare", sono stati il preludio ad anni funestati da sfighe indicibili.
-Passato il faticosissimo scoglio del baccalà, dove ad ogni portata l'Anglo-Arabo mi chiedeva: cos'è? e per sette volte si è sentito rispondere "baccalà" manco mi fossi inceppata, sono arrivati gli spaghetti con le vongole. Un piatto che nella mia famiglia ha creato più correnti di quante ce ne siano oggi nel Pd. Spaghetto con sugo in bianco, linguine bianche, spaghetto con sugo rosso, linguine rosse. Poi il compromesso storico: spaghetto bianco con pomodorini pachino.
- "Quanto manca?" Mi ha chiesto l'Anglo-Arabo. "Boh manca il pesce e le verdure" gli abbiamo risposto noi che quella domanda non ce la siamo mai fatta. "Ah ok dai, ce la posso fare".
- Se non fosse che le verdure sono i broccoli di Natale - e fin qui -, peperoni all'insalata, piselli saltati con pancetta, minestra ammaritata - un mix di verdure untissime, noci, pinoli, uvetta, olive - e soprattutto quella bomba a mano che sono le pepaine 'mbottonate di zia Giovanna, ovvero dei peperoni tondi imbottiti di pane, vin cotto, alici, capperi, olive, uvetta, noci, olio, olio, olio.
- che il pesce è: insalata di mare, frittura di gamberi e calamari, spigola e orata all'acqua pazza, alici indorate e fritte.
- Ah poi c'è l'insalata di Rinforzo. Così, per ribadire il concetto. Nel caso qualcuno si sentisse ancora un po' debole. Rin-for-zia-mo-lo.
- Frutta secca, frutta fresca, torroni, cioccolate, roccocò, mustaccioli, struffoli, gara a chi ha fatto meglio gli struffoli, ciciruottoli, gara a chi sa pronunciare correttamente ciciruottoli, cassata napoletana, gara a chi ha fatto meglio la cassata napoletana, pastiera - ma non era per Pasqua? Sì ma mi era avanzata della ricotta-, Pandoro.
-Più o meno all'altezza dell'Orata all'Acqua pazza l'Anglo-Arabo ha smesso di fare domande. Arrivato alle pepaine 'mbottonate si è alzato ed è tornato un'ora dopo in versione Mariele Ventre coi miei nipoti addestrati meglio del coro dell'Antoniano a cantare Jingle Bells. Ancora oggi tutti ci chiediamo come abbia fatto a farsi capire dai bambini e perché non sia mai più tornato ad Avellino per Natale.
A proposito di miracoli natalizi, ogni pomeriggio del 24 dicembre, tra il digiuno con pizzelle fritte e l'inizio della piaga del baccalà, c'era un'ora in cui, nello studio di casa dei miei, arrivava un sole caldissimo. L'unico momento in cui quello studio gelido dove non riusciva mai a studiare nessuno, si riscaldava. Quando ero bambina e ragazzina ci entravo, mettevo il disco di Happy Xmas (War is Over) di John Lennon e non potevo immaginare felicità più grande. Oggi quello studio è la cucina, e mio padre si appresta a friggere il baccalà._TIW
Italian Christmas Eve Dinner explained to an English
It always took a while for my dad to get close to my boyfriends, well at least close enough to go past the:
Dad: Hi.
Boyfriends: Hi Ermanno, how are you?
Dad: Ok, it could be worse.
Usually when he’s ready to a have a deeper conversation they are not longer my boyfriends and have already children with other women. I have asked him to make an effort with the English-Arab.
-So, what do you eat on Christmas Eve? You don’t have clams over there, do you?
He asked him on their first meeting, with that gastronomic haughtiness that he shows every time he talks about sea food, vegetables, fruit and podolico cheese. It was nearly Christmas, some years ago, and my dad was sure he had picked a potential never ending subject.
- Well, actually we don’t do the Christmas Eve dinner, we only do Christmas lunch. With turkey.
-Oh, I see. Well, it could be worse.
That was all between them, more or less. Ever since.
Few days after, sitting at his first Christmas Eve dinner ever, the English-Arab realised that my dad chose that subject we the best intentions, because it could really be a never ending conversation. But, then, it was only turkey.
The fact is that you can try to explain a Christmas Eve dinner to an English person, but he won’t understand until you take him there. To auntie Maria’s one.
- The premise, every year, is that “this year no waste, we only do a few dishes”. 30 courses.
- Seven of which are cod. Cod salad, cod with lemon and parsley, with olives and anchovies, baked cod with bread crumbs, capers, red peppers, cod mousse on croutons, deep fried cod, breaded fried cod. Deep fried above all.
- Because “deep fried” is the fil rouge of the dinner. Starting with the FASTING at lunch, when you ONLY eat the dough balls deep fried by auntie Giovanna that, while she fries the ones with anchovies, the vegetarian ones with mozzarella and the plain vegan ones, is on the phone organising their delivery to everyone’s house.
- The Christmases when we decided that “deep fried calamari and prawns is too cheap and gets cold too quickly so better do only the sea food salad” have been the start of very inauspicious years.
- Past the tiresome hurdle of the cod, where at every course the English-Arab asked me "what is it?" And I replied “cod” 7 times as if I got conked out, spaghetti with clams were served. A dish that in my family has created more factions than there are at the moment in the Democratic Italian Party. Spaghetti without/without tomato sauce, Linguine with/without tomato sauce and so on. The historic compromise is now spaghetti without tomato sauce but with cherry tomatoes.
- How long to go? The English-Arab asked me. “Don’t know, there’s still fish and vegetables”. “Ok cool, I think I can handle it then”.
- The problem is that vegetables means: Christmas broccoli – so far so good - red peppers salad, pan fried pees with bacon, minestra ammaritata – a mix of green and greasy vegetables, pine nuts, raisins, olives, walnuts – and above all that “hand granades” called auntie Giovanna’s pepaine ‘mbottonate: round peppers stuffed with bread, mulled wine, anchovies, capers, olives, raisins, walnuts, oil, oil, oil.
- and fish means: sea food salad, deep fried prawns and calamari, baked sea bream and sea bass, deep fried anchovies.
- Then there is the “Reinforcement Salad”, just to make sure that if someone still feels a bit weak, this will definitely reinforce him.
- Dried fruits, fresh fruits, nougat candies, chocolates, roccocò, mustaccioli, struffoli, competition for who made the best struffoli, ciciruottoli, competition for who can spell ciciruottoli right, Neapolitan cassata, competition for the best Neapolitan cassata, pastiera – “wasn’t it for Easter?” “Yeah but I had some spare ricotta to use” – Pandoro.
- More or less when the sea bream arrived the English-Arab stopped asking questions. When we got at the pepaine stage he stood up and came back after an hour, acting like a children’s choir director, and directing my nephews and nieces singing Jingle Bells. Since then we still wonder how he managed to make them sing (and to make himself understood) and why he never came back to Avellino for Christmas.
Talking of Christmas miracles, every year, on the 24th of December afternoon, between the fasting (eating dough balls) and the 7 cod saga, there was a moment whenthe sun would shine warm in my parents studio. The only time that this cold room, where nobody could ever study or do anything else, would be warm. I used to go in and put on John Lennon's "Happy Xmas (War is over)" and I couldn’t imagine an happiest moment than that one. Today that room is the kitchen, and my dad is about to start deep frying cod._TIW