Primo maggio, su coraggio - La fase zero
- “Oh ma Sanchez ha parlato?”
Ci chiedevamo martedì pomeriggio sulle varie chat di stranieri confinati in Spagna, da Barceloneta a Gracia, dalle Canarie alla Catalugna tutti in attesa dell’annuncio della famosa fase due, quella che ci avrebbe ridato un senso di movimento dopo il “divanismo e rassegnazione” della fase 1.
- “Ma non è che Sanchez ha già parlato e non abbiamo capito?”.
Infondo non abbiamo capito neanche che Conte qualche giorno fa avesse annunciato la fase due in Italia, eppure parliamo la sua stessa lingua.
Poi è arrivata la telefonata di una mia amica iper informata, impegnata quotidianamente a gestire da Barcellona il flusso di notizie che le arriva da due affollatissime chat di famiglia italiane e nel sacrosanto compito di fare dei riassunti di notizie sui lockdown internazionali a noi che abbiamo smesso di contare i numeri e i giorni per paura di doverci fare i conti per davvero.
Per tutte queste settimane (7?) sono rimasta in apnea sotto La Curva, senza mai davvero guardare in su per verificare se si appiattisse o meno, ma piuttosto vivendo ogni giorno della marmotta come se fosse il primo, per tenere sotto controllo almeno le mie aspettative visto che al momento non ho il controllo su molto di più.
- “Sì sì Sanchez, ha parlato - ha detto l’amica iper informata - dice che ci saranno 4 fasi e che il 4 maggio partiamo con la fase zero”.
- “Ma come fase zero? Ma non si andava avanti verso la 2?”
Seguono ore di messaggi tra chat di mamme expat e mamme della scuola in cui si snocciolano in varie lingue più o meno comprensibili le misure che vengono scalate nelle varie fasi con grafici colorati di spiegazione per le persone diversamente logiche (io).
-“Allora intanto da metà maggio aprono le terrazze dei ristoranti e dal 2 si può passeggiare coi conviventi.”
-“Ma non erano i congiunti?”
-“Eh no, non si possono andare a trovare i parenti.”
-“Ma tanto qui in Spagna non ne abbiamo”.
-“Ah giusto, beh comunque non si può andare a visitare nessuno, ma ci possiamo trovare al tavolino di un bar”.
-“Ma sei sicura?”
-“Sì, dice proprio che possiamo andarci a bere qualcosa assieme”.
Intanto le figlie analfabetizzatesi dopo 7 settimane di homeschooling fatto col culo, in piena regressione infantile e in modalità scaricatori di porto mi chiedono ovetto kinder, patatine, un biberon con latte, un ciucciotto, il vasino, il tablet.
Ma contestualmente nelle chat le altre mamme stanno postando un sacco di idee per lavoretti creativi che hanno fatto coi figli, oltre a foto di romantici picnic con cibi organici.
-“Niente tablet e niente patatine, scordatevele. E andatevi a vestire che lo sapete che se ci videochiama Rosanna e vi vede in pigiama ci giudica”.
Poi, però, io dovevo assolutamente richiamare l’amica iper informata per imparare a memoria le 4 fasi, assicurandomi di non fare errori e rischiare di essere fermata dalla polizia catalana e arrestata perché non capisco manco il catalano.
E quindi ho lanciato alle bambine il tablet, l’ovetto e le patatine e ho steso una coperta invitandole a fare un picnic CREATIVO mi raccomando.
Ho continuato a parlare al telefono confondendo le fasi. Ogni 10 minuti, per far vedere che avevo il polso della situazione casalinga e non avevo abbandonato le figlie davanti al tablet, passavo con piglio militare nella stanza dove stavano facendo il picnic con tablet e junk food e urlavo minacciosa:
“Solo altri 5 minuti e poi basta tablet CAPITO!?!?”
“…quindi nella fase 3 dovrebbero riaprire le spiagge…”
“E Zara in che fase riapre?”
“Bimbe vi avverto, solo altri 5 minuti e dobbiamo fare yoga, preparatevi!”
E mentre ero lì a parlare di fase zero, 1, 2 e 4 mi sono accorta che avevo finalmente ritrovato il coraggio di contare, forse perché questi numeri sono più semplici da processare di quelli dei morti e contagiati, forse perché si vede una lucina in fondo - ma in fondo - al tunnel e posso permettermi di iniziare a parlare di futuro pensando a un aperitivo fuori a un bar piuttosto che alla frase ansiogena “nuova normalità”.
Cosa farò quando tutto questo sarà finito?
Chiederò scusa alle bimbe per aver cercato di fare tutto e aver finito per fare tutto una merda. Per aver risposto ai loro perché quasi sempre con “Perché no”.
E le ringrazierò per sempre per avermi salvato dalla pazzia della solitudine facendomi impazzire con loro.
“Oh ma quindi mo’ in che fase siamo?”
“Boh -1 direi, ma domani è primo maggio. Non so se è solo questione di numeri, ma mi sento che qualcosa di nuovo sta già iniziando”.
May the First be with you - Phase zero
-"Hey do we know if Sanchez spoke?"
That was the question bouncing from one chat to the other on Tuesday evening amongst the foreigners confined in Spain, from Barceloneta to Gracia, from the Canaries to Catalunya all waiting for the announcement of the famous phase two, the one that would have given us a sense of moving forward after the "sofa-cation and resignation" of the Phase 1.
- "But what if Sanchez has already spoken and we didn’t even register it?".
After all, we did not even understand that our premier Conte had announced phase two a few days ago in Italy, yet we speak the same language.
Then my hyper-informed friend called me, who from Barcelona manages on a daily basis the flow of news coming from her two crowded Italian family chats and who accepted the sacred task of summarising international lockdown news for those like me who have stopped counting numbers and days for fear of a mental breakdown.
For all these weeks (7?) I was in apnea under The Curve, without ever really looking up to check if it was flattening or not, but rather living every groundhog day as if it was the first, to keep at least my expectations under control as currently I can’t control much more.
- "Yes, yes Sanchez did speak - said my hyper informed friend - he said that there will be 4 phases and that on May 4th we will start with phase zero".
- “But what do you mean phase zero? But didn't we move on to phase 2? "
Hours later messages were still coming up on the chats of expat mums and mums from the girls school, all rattling off the measures that will be gradually lifted at the various stages, also providing coloured explanatory graphs for differently logical people (me)
- "So from around mid-May, the restaurant terraces will open and from the 2nd we can walk with our flatmates"
- "But weren't they saying with relatives?"
- "Oh no, you can't go to visit relatives."
- "Well, we don't have any here in Spain".
- "Yeah true, well, however, you can't go to visit anyone, but we can sit at a the same bar table outdoor".
-"Are you sure?"
- "Yes, it actually says that we can go and have a drink together".
Meanwhile, my daughters that became illiterate after 7 weeks of homeschooling done half-arse, in full infant regression and swearing like a trooper, asked me for a kinder egg, crisps, a baby bottle with milk, a dummy, the potty, the tablet.
But at the same time in the chats the other mothers were posting a lot of ideas for creative crafting they have done with their children, as well as photos of romantic picnics with organic foods.
- “No tablet and no crisps, forget about them. And go get dressed you know that if Rosanna calls us and sees you in pyjamas she judges us ".
Then, however, I absolutely had to call back my hyper informed friend to properly memorise the 4 phases, making sure not to make mistakes and risk being stopped by the Catalan police and arrested because I don't understand Catalan.
So I threw the tablet, the egg and the crisps to the girls and I spread a blanket inviting them to have a CREATIVE picnic, please. I continued talking on the phone, getting confused on the phases. Every 10 minutes, to show that I had the situation in hand and that I had not abandoned my daughters in front of the tablet, I passed with a military attitude through the room where they were picnicking with tablets and junk food and screamed at them threateningly:
- "Just another 5 minutes and then no more tablet UNDERSTOOD!?!? "
…
-”... so in phase 3 the beaches should reopen ..."
”And in what phase does Zara reopen?"
…
"Girls, I warn you, just 5 minutes more and we have to do yoga, get ready!" and so on.
And while I was there talking about phase zero, 1, 2 and 4 I realised that I had finally found the courage to count again, perhaps because these numbers were simpler to process than those of the deaths and new cases, perhaps because I can see a light at the bottom - at the very bottom - of the tunnel and I can let myself start talking about the future, envisioning having a drink on the terrace of a bar rather than imaging the apocalyptic "new normal".
What will I do when all this is over?
I will apologise to the girls for trying to do everything and having fucked it all up. For answering their “whys” most often with "because no".
And I will thank them forever for saving me from the madness of loneliness by driving me crazy.
"Well…so what stage are we in?"
"Dunno, -1 I would say, but tomorrow is May 1st. I don't know if it's just a matter of numbers, but I feel that something new is already starting. "