Nonni. Amore, caramelle e carie
Non mi ricordo chi sosteneva che nipoti e nonni vanno d'accordo perché, alla fine, hanno un nemico in comune: noi, i genitori dei nipoti, ovvero i figli dei nonni. Io dico che tutti i nonni che ho conosciuto si sono dimenticati come facevano i genitori, ma si ricordano che lo facevano comunque meglio di te. E te lo devono costantemente ricordare.
Ai nonni che “ma non glie lo metti un body che fa freddo?”, e poi attentano alla vita del nipote di 2 mesi mettendogli in bocca un biscotto Digestive.
Ai nonni che “non mangiare il cavolo che poi il tuo latte diventa amaro”, ma comunque “fattelo un whisky prima di allattare, vedrai come dorme serena”.
Ai nonni che “quando eravate piccoli voi non ve lo lasciavo mica guardare l’iPad”, “Non esisteva l’iPad, papà”.
Ai nonni che non ti hanno MAI comprato la Nutella quando eri bambino, ma quando i nipoti di TRE anni arrivano a casa loro trovano il barattolo di Nutella di Nanni Moretti in Bianca.
Ai nonni che “ma che ci fai amore di nonna nell’angolino? Vieni che andiamo a giocare”. “Era in punizione, mamma”.
Ai nonni che “giuro, non so dove abbia preso un’altra cioccolata”. “Te lo dico io, dal vassoio di munnezze assortite che hai messo sul tavolo del salone che ci mancano solo i Fonzies e le sigarette e sei una tabaccheria”.
Ai nonni che spacciavano caramelle Rossana come il mio, e a quelli che spacciano Tic Tac “perché c’è meno zucchero”. Certo papà.
Alle nonne che hanno preso un master in “addormentamento di nipotina con toc toc sul culetto”, e a quelle che sono ogni mese su Amazon per inviarle libri femministi e costumi da supereroi (femmine).
Alle tre nonne che mi sono toccate. Alle due che se ne sono andate troppo presto e a quella che è diventata mia nonna per l’amore e i cazziatoni di cui mi ha ricoperto.
Ai nonni in collegamento Skype dal Sudan e a quelli in collegamento dal Sud Italia, entrambi con la webcam puntata sul lampadario mentre cercano di giocare a cucù settete.
Ai nonni che stanno in piedi fino a tardi per fare la pizza e alle nonne che si svegliano presto per fare le pancakes.
Ai nonni che non abbiamo conosciuto, ma che i racconti degli altri ci hanno insegnato ad amare.
Ai nonni che non hanno fatto in tempo a diventare nonni, ma che, se un dio esiste, ce li immaginiamo a rompergli le palle per fare ottenere al nipote un voto in più all’esame di stato.
Ai nonni che se non ci fossero ci mancherebbero tantissimo, e mancherebbero pure ai dentisti ché le carie dentarie sarebbero state per sempre debellate.
Ma soprattutto a mia mamma e mio papà che da quando sono nonni hanno imparato a volare, a chattare, a video chiamare. E ad aspettare.
Grazie.
Perché non c’è giocattolo rotto che un nonno non possa aggiustare, non c’è bambino sclerato che un nonno non possa addormentare, e non c’è cuore triste che un (cioccolatino del) nonno non possa curare._TIW
Grandparents. Love, sweets and tooth decay
I don't remember who said that grandchildren and grandparents get on so well because they have a common enemy: us, the parents of the grandchildren, or the children of the grandparents. What I say is that all the grandparents that I met so far forgot how they used to parent, but still remember they were better than you. And they have to constantly remind you.
To grandparents that say "It's cold, why don't you put a body on your baby?", whilst trying to kill a 2 month old grandchild by sticking a Digestive biscuit in her mouth.
To grandparents that say "Don't eat cabbage, it will make you milk taste bad", but also say "Have a whisky before you breastfeed, it will put your baby to sleep for the whole night".
To those who say "When you were little I never gave you an iPad to watch". "Yeah, coz there was no iPad then, dad".
To the grandparents that never bought you Nutella when you were a kid, but now when their 3 year old grandchild goes to visit ALWAYS have an XL size Nutella jar.
To those who say "What are you doing in the corner? Come play with nanny". "That's the naughty corner, mum".
To those who say "I swear, I have no idea where she got that second chocolate bar from". "Maybe from the tray of junk food that you put in the living room?".
To the granddads that used to deal Rossana sweets, like mine, and to those who deal Tic Tacs "because they don't have MUCH sugar". Course dad.
To grandmas who did a master degree in "Putting a child to sleep by tapping on their bottom, regularly", and to those who are on Amazon (every month) buying feminist children books and (female) superhero costumes.
To the 3 grandmothers that I had, two that left us too early and one that became my grandma just by covering me with love and rebukes.
To the granddads calling on Skype from Sudan or from the South of Italy, both with webcams pointed at the ceiling while trying to play peekaboo.
To the granddads that stay up late making pizza and to grandmas that wake up early to make pancakes.
To the grandparents that we never met, but that we've heard of from others and we learned to love.
To those who didn't live long enough to see their grandchildren; if there's a god, we imagine them up there begging Him to give their grandchildren higher marks for their final exams.
To the grandparents that if they weren't here we would miss them a lot, and (dentists would miss them too as tooth decay would be forever extinguished).
But more than anybody else to my mum and my dad that since becoming grandparents have learned to fly, to chat, to video call. And to wait.
Thank you.
Because there isn't a broken toy that a grandparent can't repair, there isn't a grumpy child that a grandparent can't put to sleep, and there isn't a broken heart that a (chocolate from a) grandparent can't fix._TIW