28 settembre
Come dicevo i miei genitori sannito-irpino-napoletani non hanno molto in comune, a parte le nipoti e la passione per Elena Ferrante e Montalbano, con quelli irlandesi-inglesi-sudanesi di Zi. La madre di Zi, per intenderci, è stata trasportata su un aereo da un trafficante di droga da Mogadiscio a Nairobi durante i fatti del Black Hawk Down, mentre mia madre ha preso un aereo (di linea chiaramente) per la prima volta a 65 anni, ma in compenso ha occupato le case popolari di Capolatorre ad Atriplada e Rione Aversa, che più o meno, a livello di rischi letali, siamo lì.
Per questo il fatto che queste quattro persone, due a Juba, e due ad Avellino, si fossero sposate nello stesso giorno, il 28 settembre, l'ho sempre preso come un segno magico del fatto che anche io e l'anglo-arabo avevamo in fondo lo stesso destino.
Sarà per questo che io -che mai mi sarei voluta sposare - mi commuovo un po' ad ogni proposta di matrimonio su youtube, di quelle a sorpresa, con flashmob, inginocchiamento carpiato, fuochi d'artificio, cazzi e mazzi.
Ma mai e poi mai avrei immaginato che quella proposta la facessero a me. E infatti, PROPRIO MAI. Nemmeno quando mi è arrivato l'anello. Uno si aspetta la consegna, non dico assai, al tavolo di un ristorante romantico, luci soffuse, mano sulla mano, aragosta, Tiramisù... E invece l'ho trovato in una busta del duty free, mentre Zi era nel cesso appena tornato da un viaggio in Sudan, insieme ad una scatola a forma di cammello che aveva portato per Mia. "Ah sì, l'anello di fidanzamento. Ecco, quasi me lo scordavo".
Da allora ho immaginato cosa gli avrei detto se fossi stata io a chiedergli di sposarmi.
Che non c'è posto in cui mi sento più al sicuro che sotto la tua ascella.
Che sei bello come quel 31 agosto di 22 anni fa quando ti ho visto per la prima volta in Tedeschia.
Che, checché ne dica mia madre, hai imparato a fare un caffé perfetto, e se non è amore questo...
Che quando mi fai portare le formiche morte da Viola e ti urlo "oh come on, seriously!?" in realtà so che anche questa è la felicità.
Che quando la mia amica Antonietta ti ha conosciuto e mi ha trascinato in bagno per dirmi: "questo è un treno che passa una sola volta, prendilo" io ero già su, con biglietto di sola andata.
Che se ridiamo insieme e ci guardiamo come il primo giorno nonostante i tuoi cazettini lasciati a terra non c’è molto altro al mondo che possa separarci.
Che 2+2 fa molto più di 4.
Invece gli ho detto: “Ma se dobbiamo andare a rinnovare il passaporto di Mia a sto punto ci troviamo, sposiamoci, che ho trovato pure un vestito ed è l’ultimo, non vorrei che lo comprasse qualcun altro”.
E la notizia è che mi ha detto di sì lo stesso.
Allora che 28 settembre sia. E se la maggior parte delle persone, parlando di matrimonio, dice che nulla sarà più come prima, il bello è che invece tutto sarà come prima. (Giusto se si potesse lavorare sulla questione cazettini, ecco).
September the 28th
As I said before my Samnite-Irpinian-Neapolitans parents do not have much in common, apart from the grandchildren and the passion for Elena Ferrante and Montalbano, with the Irish-English-Sudanese of Zi. Zi's mother, to give you an idea, was transported on a plane by a drug dealer from Mogadishu to Nairobi during the Black Hawk Down events, while my mother took her first flight (to go on holiday to Barcelona) when she was 65, but on the other hand she occupied Capolatorre council houses in Atriplada and Rione Aversa, which more or less, has the same level of lethality.
So the fact that these four people, two in Juba, and two in Avellino, got married on the same day, September 28th, I always took it as a magical sign that even me and the Anglo-Arab had the same final fate.
This is why I - who would never have wanted to get married- am moved a bit every time I watch marriage proposals on youtube, the surprise ones, with a flash mob, acrobatic kneeling, fireworks, etc. etc.
But never, ever did I imagine that this proposal was going to be done to me. And indeed, IT NEVER DID. Not even when I got the ring. One would imagine being sat at the table of a romantic restaurant, and I do not say much, dim lights, hand on hand, lobster, Tiramisu ... But instead, I found it in a duty-free bag, while Zi was in the toilet just back from a trip to Sudan, along with a camel-shaped box he had brought for Mia. "Oh yes, the engagement ring. Here it is, I almost forgot it. "
Since then I imagined what I would have said to him if I had asked him to marry me.
That there is no place where I feel safer than under your armpit.
That you are as beautiful as you were on the 31st of August 22 years ago when I saw you for the first time in Germany.
That, whatever my mother says, you have learned to make a perfect coffee, and if this is not love ...
That when you get Viola to bring me dead ants, and I scream "oh come on, seriously !?" in fact deep inside, I know that this is happiness too.
That when my friend Antonietta met you and dragged me into the bathroom to tell me: "this is a train that passes only once, take it" I was already on it with a one-way ticket.
That if we laugh together and look at each other like the first day despite your dirty socks left on the floor, there is not much else in the world that can tear us apart.
That 2 + 2 equal much more than 4.
Instead I said: "We have to go to renew Mia's passport so once we are there we might as well get married at the same time, I have also found a dress, and it's the last one, I would not want someone else to buy it".
And the news is that, even so, he said yes.
So September the 28th it is. Even if talking about The.Big.Day. most people use to say "nothing will be the same as before", the good news is that everything will be just like before. (Just, if you could, work on the socks business).